11 febbraio 2013
Carissimi
Fratelli, vi ho
convocati a questo Concistoro non solo per le tre canonizzazioni, ma anche per
comunicarvi una decisione di grande importanza per la vita della Chiesa.
Dopo aver ripetutamente esaminato la
mia coscienza davanti a Dio, sono pervenuto alla certezza che le mie forze, per
l’età avanzata, non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il
ministero petrino. Sono ben consapevole che questo
ministero, per la sua essenza spirituale, deve essere compiuto non solo con le
opere e con le parole, ma non meno soffrendo e pregando.
Tuttavia,
nel mondo di oggi, soggetto a rapidi mutamenti e agitato da questioni di grande
rilevanza per la vita della fede, per governare la barca di san Pietro e
annunciare il Vangelo, è necessario anche il vigore sia del corpo, sia
dell’animo, vigore che, negli ultimi mesi, in me è diminuito in modo tale da
dover riconoscere la mia incapacità di amministrare bene il ministero a me
affidato.
Per
questo, ben consapevole della gravità di questo atto, con piena libertà,
dichiaro di rinunciare al ministero di Vescovo di Roma, Successore di San
Pietro, a me affidato per mano dei Cardinali il 19 aprile
Carissimi
Fratelli, vi ringrazio di vero cuore per tutto l’amore e il lavoro con cui
avete portato con me il peso del mio ministero, e chiedo perdono per tutti i
miei difetti. Ora, affidiamo
Per
quanto mi riguarda, anche in futuro, vorrò servire di tutto cuore, con una vita
dedicata alla preghiera,
Benedetto XVI